Sannio e Fontane

Chiare, fresche et dolci acque…

Tra scrosci, zampilli e lavandaie.

Il nostro viaggio attraverso le strutture idriche sannite inizia da Benevento, di cui vanno segnalati due splendidi monumenti. La Fontana delle Catene (foto 1), elegante struttura in stile tardo-barocco, venne realizzata su disegno di Carlo Buratti, per volontà dell’arcivescovo Vincenzo Maria Orsini nel 1705: è caratterizzata da una parte inferiore formata da quattro vasche che raccolgono acqua da delfini, e da scalinate inframmezzate da volute e balaustre, e da una parte superiore costituita da una sorta di guglia decorata con riccioli, volute rococò, cartigli e una lapide celebrativa, sovrastata dalla splendida statua di papa Benedetto XIII benedicente (del 1778). La Fontana di Piazza Santa Sofia (foto 2), opera di Nicola Colle De Vita, fu realizzata nel 1806 su proposta del governatore Louis de Beer, una volta che Talleyrand fu eletto principe di Benevento, è formata da una vasca circolare al cui centro quattro leoni sorreggono un alto obelisco.

Per quanto riguarda la provincia, il repertorio rimane vasto e il livello è spesso sostenuto, si varia da fontane monumentali ad altre di pubblica utilità formate dalla fonte d’acqua potabile, dall’abbeveratoio per animali e da un grande lavatoio, complesso idrico che spesso risulta assai articolato e monumentale. Non mancano numerose fontane-sorgenti, ubicate soprattutto nei pressi dei corsi fluviali o sulle catene del Matese e del Taburno-Camposauro. La Fontana della Sala in Solopaca (foto 3) fu costruita nel 1878 in pietra e tufo, ma poi fu distrutta da un bombardamento durante la seconda guerra mondiale e ricostruita in pietra, è una struttura a porticato con lavatoio e fontana a muro con tre gettanti. La Fontana in Via Roma a San Lorenzello (foto 4), ubicata di fronte alla Chiesa di San Lorenzo Martire, è una deliziosa struttura di pubblica utilità caratterizzata da una vasca polilobata contenente quattro vasche più piccole che ricevono acqua da quattro protomi leonine che decorano un piedistallo in ghisa  sorreggente un putto.

Diverse sono le fontane di Guardia Sanframondi: la Fontana del Popolo (foto 5), datata al 1886 su progetto di Ciriaco Parenti, splendida fontana a muro decorata da tre delfini con code intrecciate sorreggenti una con-chiglia e da due conchiglie laterali che gettano acqua e dagli stemmi dei Sanframondo e dei Carafa (un tempo era ornata anche da due orologi idraulici); la piccola Fontana della Portella (foto 6), del XVI-XVII secolo, decorata da due teste di cherubino, che gettano acqua nella vasca sottostante, e dallo stemma del paese, ubicato alla sommità della struttura; la Fontana Piazza Antica (foto 7), del 1866, altra struttura a muro i cui zampilli scaturiscono da due fiori laterali e da una figura femminile centrale sorreggente lo stemma del paese.

In Sant’Agata de’ Goti, oltre alla Fontana di Piazza Duomo, formata da vasca polilobata e da balaustro sorreggente tazza decorata da mascheroni, e i monumentali Lavatoi Reullo e Bocca, si cita la piccola Fontana Pozzillo (foto 8), risalente al 1723,  decorata da un mascherone maschile e dallo stemma di Sant’Agata. La splendida Fontana monumentale di Santa Croce del Sannio (foto 9), di fine ‘800, è formata da tre fornici, di cui il centrale più alto, la cui acqua scaturisce da due conchiglie e da quattro delfini che reggono una tazza.

San Lupo è un altro paese che possiede varie fontane, tra cui la Fontana Sant’Angelo (foto 10), del 1614, i cui getti provengono da due mascheroni grotteschi e da una sirena a due code e la Fontana Capodacqua (foto 11), affiancata da lavatoio e abbeveratoio,  la cui acqua fuoriesce da due formelle, quattro mascheroni (due maschili e due antropomorfi) e una sirena bicaudata. Tra le numerose strutture idriche di Sassinoro, si cita la Fontana Maiorano (foto 12), costruita nel 1873, caratterizzata da due lunghi lavatoi e da due abbeveratoi e dalla fontana vera e propria, decorata da tre belle teste maschili.

La piccola Fontana Vecchia in Casalduni (foto 13) è decorata da tre mascheroni grotteschi, uno antropomorfo, uno maschile e uno femminile ed è affiancata da un abbeveratoio che riceve acqua da una maschera leonina. A Pontelandolfo oltre alla bella Fontana di Piazza Roma (foto 14), a forma di battistero ottagonale, ornata da formelle floreali e sormontata da una tazza, si cita l’elegante Fontana Romana (foto 15), del 1764, decorata da un mascherone e da una cornice barocca.

Sempre a forma di battistero a otto lati è la Fontana di Melizzano (foto 16), con quattro bocche. Si segnalano ancora: la Fontana dei Delfini in Cerreto Sannita (foto 17), realizzata nel 1813 dopo l’acquisto di una fontana napoletana ubicata a Piazza Mercato, decorata da quattro delfini in piperno su volute che reggono un grosso balaustro ornato da foglie di acanto, sormontato da tazza e pigna; la Fontana di Ercole a Montesarchio (foto 18), eretta nel 1860 ad  opera di Carmine Biancardi, formata da vasca circolare, quattro statue rappresentanti leoni, balaustro sorreggente tazza decorata con quattro mascheroni e trionfante statua ritraente l’Ercole; la Fontana di Piazza Antinora in San Lorenzo Maggiore (foto 19), grande fontana a parete ornata con quattro mascheroni grotteschi e lo stemma del paese, affiancata da un lavatoio e un abbeveratoio.